Recupero e stoccaggio del carbonio

Recupero e stoccaggio del carbonio

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Vital Team
on 04.05.22

Le barene della Laguna di Venezia - zone lagunari comprese tra i -10 e i 50 cm relativi al livello medio del mare, pertanto periodicamente sommerse dalle alte maree -  offrono contributi fondamentali per la sopravvivenza dell’ecosistema lagunare e per le comunità che vi risiedono.

Infatti, sequestrano naturalmente considerevoli quantità di CO₂, regolano la qualità dell’acqua, costituiscono l’habitat per numerose specie animali e insetti - mantenendo viva la produttività ittica locale, attenuano la forza del vento e delle onde e quindi delle correnti mareali - così proteggendo la costa e le isole dall’erosione. Ognuno di questi contributi concorre in modo significativo ad attenuare alcuni dei processi antropici che mettono a repentaglio la vita della stessa città di Venezia, tra cui il cambiamento climatico. In questo contesto, è fondamentale riconoscere che la loro conformazione permette di stoccare il carbonio organico derivante dal sequestro di CO₂ sotto terra per migliaia di anni, a meno che non vengano danneggiate. 

Nella sua prima fase il progetto Offset di Vital valuta il potenziale di assorbimento di CO₂ da parte del sistema delle barene, le quali, in condizioni ottimali, possono assorbire quantità notevoli di CO₂.

L’illustrazione mostra il modello di previsione dello stoccaggio del carbonio sviluppato da Camilla Bertolini, biologa marina e ricercatrice per l’ Università Ca’ Foscari di Venezia e per l’ NGO We are here Venice. Il modello è strutturato su una serie di parametri  che è possibile calibrare man mano che i dati empirici vengono raccolti sul campo, così da effettuare previsioni sempre più accurate relativamente al carbonio organico stoccato dalle barene. I valori che vengono presi in considerazione sono relativi prima di tutto all’accrescimento della vegetazione presente sulla barena, specificatamente sono due: il primo è l’irraggiamento, e cioè la radiazione solare indispensabile per la fotosintesi, mentre il secondo riguarda le variazioni di temperatura a cui l’ambiente è esposto. È inoltre necessario tenere presente le dinamiche di accumulo del carbonio interne alla barena stessa. Queste riguardano i processi di decomposizione della vegetazione autoctona, l’efficienza di stoccaggio sotto terra del carbonio organico così come l'accumulo di materiali esterni quali alghe e sedimenti, la loro qualità (per esempio se maggioranza di tipo organico o minerale), e i processi erosivi.  

I risultati del modello verranno nel futuro usati per guidare le attività di ripristino. Il progetto Offset si colloca infatti all’intersezione tra la mitigazione del cambiamento climatico e la rigenerazione dell’ecosistema lagunare.