Segni di efficacia degli interventi nel sito pilota

Segni di efficacia degli interventi nel sito pilota

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VITAL Team
on 29.05.24

In luglio 2023 abbiamo descritto alcuni interventi effettuati sul perimetro di una ricostruzione morfologica recentemente completata nella laguna centrale di Venezia, appositamente progettati per migliorare la comunicazione tra la Laguna circostante e l'area refluita, promuovendo la formazione di canali mareali.

I canali sono considerati elementi chiave della topografia delle barene e permettono la correlazione con le dinamiche dell'acqua, la copertura vegetativa e altri parametri strettamente associati alla funzionalità ecologica.

La funzionalità ecologica si riferisce ai ruoli e ai processi che diverse specie, popolazioni di organismi e interi ecosistemi svolgono all'interno di un ambiente per mantenere l'equilibrio ecologico e la salute. Comprende le interazioni tra organismi e il loro ambiente fisico e tra diverse specie, contribuendo (o meno) a fornire valori per la società come il ciclo dei nutrienti e la regolazione climatica. Considerare questo tipo di funzionalità è cruciale per preservare la biodiversità e garantire la resilienza e l'adattabilità degli ecosistemi ai cambiamenti ambientali.

Canale creatosi presso il sito pilota. Foto Margherita Scapin.

Le dinamiche dei canali mareali sono state ampiamente studiate nelle barene naturali, ma è necessario un maggior lavoro per i sistemi di zone umide ricostruite. Ciò al fine di promuovere la comprensione della loro fondamentale importanza per la vitalità delle ricostruzioni, facilitando gli scambi di nutrienti e ossigeno associati alla circolazione delle maree della Laguna e, di conseguenza, fornendo le condizioni necessarie agli organismi viventi.

I canali non sono ancora stati integrati nella progettazione e nelle pratiche costruttive dei ripascimenti in laguna di Venezia, e l'assenza di una rete interna di canali e specchi d’acqua è ciò che distingue la morfologia delle barene costruite artificialmente da quelle naturali, con conseguente erosione maggiore, minore copertura vegetativa e limitata diversità delle specie.

Ortofoto da drone. Rielaborazione Alessandro Gasparotto.

Dopo l'introduzione di alcune aperture nel perimetro della ricostruzione presso il sito pilota Vital, l'aumento dell’esposizione all'energia delle correnti di marea, del vento e delle onde ha innescato la formazione spontanea di nuovi canali. Collegandosi alle aree interne più basse del ripascimento, in linea con le leggi della fisica, si sta sviluppando anche un sistema di drenaggio delle grandi aree sommerse. Nel complesso, ci si aspetta che questo migliori la funzionalità ecologica sopra menzionata, ma i processi richiedono tempo e le dinamiche possono produrre risultati inaspettati.

Immagine time-lapse dalla fotocamera del sito pilota.

Pertanto, è stato stabilito un articolato programma di monitoraggio che comprende rilievi stagionali da drone, registrazioni continue di video in time-lapse, misurazioni della pressione dell'acqua tramite una rete di piezometri sotterranei, nonché strumenti di base per monitorare l'accumulo e l'erosione dei sedimenti.

Piezometro installato presso il sito pilota. Foto Marco Renzi.

I rilievi topografici da drone forniscono la vista più dettagliata del terreno delle barene. Sono stati effettuati più rilievi, coprendo un periodo di monitoraggio di un intero anno. Il confronto tra i diversi rilievi consente di caratterizzare l'evoluzione dei canali appena formati, in termini di lunghezza, area, volume e profilo della sezione con una risoluzione spaziale da 0,25 m a 0,02 m.

Mentre si punta a raccogliere quante più informazioni dettagliate possibile per analizzare e comprendere le tendenze, si stanno anche sviluppando approcci tecnologicamente semplici per garantire la possibilità di applicare le stesse tecniche a quanti più siti possibile.

Questo lavoro è pianificato e gestito in stretta collaborazione con il nostro partner tecnico DEME Group e sotto la guida scientifica fornita dall'Università di Padova. La manutenzione delle attrezzature e la raccolta dei dati sono effettuate dai “green jobs”, una nuova categoria di collaboratori sviluppata da We are here Venice tramite il progetto WaterLANDS.