Strategie di comunicazione basate sull'evidenza: La piattaforma GIS di Vital
Strategie di comunicazione basate sull'evidenza: La piattaforma GIS di Vital
Per un processo decisionale basato sull'evidenza è necessario che le persone giuste dispongano delle informazioni più aggiornate al momento giusto e nelle modalità più idonee. Colmare il divario tra la ricerca e il mondo politico-decisionale richiede forte collaborazione, comunicazione e traduzione delle conoscenze. Poiché gli effetti delle crisi contemporanee legate al cambiamento climatico e alla perdita esponenziale di biodiversità sono inevitabilmente legati alle caratteristiche geografiche - le caratteristiche morfologiche, funzionali e ambientali di un determinato contesto -, la visualizzazione dei dati territoriali è una strategia chiave per comunicare e tradurre le conoscenze al fine di raggiungere diversi interlocutori.
Fondamentale per preservare le zone umide in modo sostenibile è il possesso, da parte degli stessi utenti delle zone umide e dei loro decisori, di informazioni relative all’ impatto dei diversi piani di gestione dello stato ecologico del territorio, al suo funzionamento e ai benefici per le società umane ad esso associati. Ciò si riflette nelle attuali iniziative di gestione ambientale e di pianificazione urbana, che cercano di coniugare le minacce future con considerazioni legate a questioni storiche e irrisolte, come le disuguaglianze sociali, le pressioni urbane e le negligenze nella pianificazione. Questo ha portato peraltro anche all'aumento delle attività delle organizzazioni non governative in risposta all'inefficacia dei governi e alle carenze del settore privato nel perseguire obiettivi miopi come la "massimizzazione del profitto" in termini puramente finanziari. Ad oggi però, con l'accesso diretto alle tecnologie dell'informazione più avanzate, la cittadinanza ha la possibilità di essere meglio informata e di partecipare in modo più incisivo ai processi decisionali riguardanti la pianificazione e la gestione dell'ambiente e del territorio più in generale.
Il miglioramento dell'integrazione tra i diversi tipi di informazioni sulle realtà della comunità è una delle ragioni per cui si utilizzano i sistemi informativi geografici (SIG) chiamati comunemente GIS dal inglese geographic information systems. Grazie a un più ampio accesso ai dati GIS, le persone infatti possono comprendere meglio le questioni pubbliche e pubblico-private su varie scale. Il processo decisionale partecipativo sta assumendo un'importanza crescente e il ricorso alle informazioni spaziali per prendere decisioni sul territorio è sempre più necessario per gli individui e le istituzioni. La tecnologia dell'informazione, insieme al coinvolgimento di molti gruppi di stakeholders, consente la collaborazione e, insieme a Internet, ha facilitato nuove tendenze nella democratizzazione dell'accesso ai dati e alle mappe territoriali. Inoltre, il trasferimento dei risultati della ricerca dal mondo accademico alle parti interessate sta contribuendo a diversi processi tesi al cambiamento sociale.
Gli unici fenomeni statici nella laguna di Venezia sono le architetture umane; il resto del paesaggio è altamente dinamico perché cambia con i movimenti delle maree.
A causa delle specifiche complessità della laguna, è necessario comprendere non solo le singole componenti della morfologia, ma anche gli interi ecosistemi - e le loro relazioni - al fine di pianificare efficacemente i progetti di conservazione e ripristino. I sistemi informativi geografici (GIS) hanno infatti il merito di presentare il quadro generale, incoraggiando anche la condivisione di dati e informazioni sulle zone umide, che possono così contribuire allo studio delle zone umide in un contesto di educazione ambientale.
Tuttavia, data la ricca varietà di caratteristiche e usi del territorio naturale, non sorprende che le diverse comunità interessate all'informazione abbiano termini, descrizioni e interpretazioni altamente eterogenee per definire l'ambiente circostante. I problemi decisionali riguardanti il territorio coinvolgono tipicamente un ampio insieme di alternative praticabili e criteri di valutazione multipli, conflittuali e tra loro non sempre compatibili. Per conciliare queste diverse prospettive sono necessarie rappresentazioni dell'ambiente naturale che tengano conto dei diversi contesti e significati dei principali attori.
L'ambiente naturale è soggetto a continui cambiamenti. Riflettere questo dinamismo nelle rappresentazioni territoriali è una sfida fondamentale per spingere i processi di pianificazione "business as usual" a innovarsi per far fronte ai cambiamenti futuri. Recentemente, i GIS sono stati utilizzati per esplorare fenomeni geografici dinamici sia fisici che sociali, combinandoli con altri metodi di ricerca geografica come l'analisi decisionale multicriterio (GIS-MCDA). Questo approccio enfatizza i processi e i cambiamenti più che i rapporti e le distribuzioni statiche, lasciando così spazio a simulazioni e sperimentazioni legittime per supportare le decisioni e le previsioni future, in particolare per quanto riguarda i processi geografici dinamici e la definizione di scenari futuri in specifici contesti.
I sistemi GIS sono efficaci per riunire gli attori della laguna di Venezia
Nel quadro degli obiettivi di Vital per il ripristino ecologico, va considerato il fatto che gli unici fenomeni statici nella Laguna di Venezia sono le architetture umane, come gli edifici o le difese murarie volte verso il mare. Tutti gli altri fenomeni normalmente classificati come statici, come ad esempio l'area delle morfologie caratteristiche, devono essere considerati fenomeni dinamici. Infatti, le aree di bassa marea e gli ecosistemi intertidali, che rappresentano circa il 25% dell'intera laguna, sono fenomeni particolarmente dinamici in quanto i loro confini cambiano continuamente con il movimento delle maree. L'analisi spaziale della laguna ha quindi il compito di riflettere questi fattori ciclici e transitori che caratterizzano i territori anfibi, mostrando le condizioni morfologiche ed ecologiche attuali insieme alla loro evoluzione nel tempo, presentando così i nodi più problematici in modo visivamente intuitivo. Questa precisione caratterizzerà a sua volta la ricerca e la geo-visualizzazione dei dati spaziali attraverso mappe capaci di definire le varie interpretazioni possibili per il ripristino ecologico della laguna, raggiungendo livelli diversi di consenso tra i decisori.
A tal fine, dal 2019 il team Vital sta lavorando per riunire mappe, archivi di dati, studi scientifici, foto aeree e conoscenze tradizionali locali (talvolta informali) all'interno di un unico sistema GIS. Ciò è stato possibile anche grazie ai dati resi disponibili dalla Sovrintendenza Interregionale ai Lavori Pubblici (Provveditorato) e dall'Autorità Portuale del Mare Adriatico Settentrionale relativamente agli interventi morfologici finora realizzati in Laguna e a quelli previsti per il futuro prossimo, comprese le mappe ufficiali, i documenti di progettazione e i risultati delle attività di monitoraggio. Inoltre, il GIS dei siti pilota è ulteriormente dettagliato con informazioni aggiuntive provenienti dalla campagna di monitoraggio di Vital (si veda l'articolo del Team Vital del giugno '22). Questo dimostra come i sistemi GIS siano efficaci nel riunire diversi interlocutori al fine di produrre proposte integrate e informate per la gestione territoriale e per pianificare efficientemente l’ambiente lagunare con i contesti sociali ed economici della città e laguna di Venezia. Per garantire il successo di questo progetto, il sistema GIS di Vital e i dati ad esso associati saranno resi pubblici.
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