Giornata Mondiale delle Zone Umide: promuovere la memoria e l'azione locale

Giornata Mondiale delle Zone Umide

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VITAL Team
on 05.03.25

Ogni anno, nel mese di febbraio, la Giornata Mondiale delle Zone Umide richiama l’attenzione sulla conservazione di questi ecosistemi fondamentali. Al di là delle campagne mediatiche volte a sensibilizzare il pubblico, l’impatto concreto si manifesta a livello locale, dove istituzioni e cittadini attivi utilizzano questa ricorrenza per rafforzare il loro impegno nella tutela ambientale.

Quest'anno, We are here Venice ha organizzato un'escursione nelle barene del Lazzaretto Nuovo, un'isola gestita come ecomuseo dall’Ekos Club e dell'Archeoclub d’Italia – sezione di Venezia. L’evento, rivolto ai membri dell’associazione e ai rappresentanti di istituzioni locali, tra cui insegnanti coinvolti nel programma educativo I Giganti della Laguna, ha offerto l’opportunità di esplorare un ambiente lagunare ben conservato e di presentare gli aggiornamenti sul progetto WaterLANDS, che si occupa del ripristino ecologico in aree più difficilmente accessibili della laguna.

Camminata collettiva alla scoperta delle barene. Foto: Eleonora Sovrani.

La Giornata Mondiale delle Zone Umide è stata istituita nel 1997 per commemorare la Convenzione di Ramsar, firmata oltre 50 anni fa nell’omonima città iraniana. Questa convenzione ha segnato un passo rivoluzionario nel riconoscere l’importanza ecologica delle zone umide e nel coinvolgere i governi nazionali nella loro conservazione. Da allora, un numero crescente di zone umide nel mondo è stato dichiarato area protetta dalla Convenzione per la loro importanza internazionale in termini di ecologia, botanica, zoologia, limnologia o idrologia. L’osservanza annuale ha offerto una piattaforma per sensibilizzare sul degrado delle zone umide, sulla resilienza climatica e sulla gestione sostenibile, influenzando direttamente le politiche nei Paesi dove sono stati lanciati programmi di restauro su larga scala.

L’Italia ospita 57 siti Ramsar, coprendo una superficie totale di 73.982 ettari. Tuttavia, nonostante la Laguna di Venezia sia la più grande zona umida costiera del Mediterraneo e un’area di straordinaria biodiversità e rilevanza culturale – per il delicato equilibrio tra la società umana e la dinamicità delle zone umide – non è ancora stata designata come sito Ramsar. Solo una piccola porzione della laguna (500 ettari), sotto la tutela del WWF Valle Averto, rientra nella lista Ramsar.

Vista della laguna nord dal Lazzaretto Nuovo. Foto: Eleonora Sovrani.

Per molti, le zone umide rimangono un concetto astratto, spesso percepito come paludi, acquitrini o terre improduttive. Le attività legate a questa giornata aiutano a creare connessioni e a mantenere viva la memoria, ricordando alle comunità il valore intrinseco di questi ecosistemi e la necessità di proteggerli. Sebbene questa ricorrenza non mobiliti le masse, è fondamentale per rafforzare le reti di coloro che si impegnano attivamente nella tutela delle zone umide.

La Giornata Mondiale delle Zone Umide rimane un importante momento di riflessione, collaborazione e motivazione, un’occasione per evidenziare l’impegno a lungo termine nel sostenere iniziative locali, condividere conoscenze e costruire connessioni che durano ben oltre il 2 febbraio.