Invertire l'impatto umano sulla biodiversità valorizzando propriamente la natura
Invertire l'impatto umano
Gli habitat naturali, la biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi stanno scomparendo a ritmi mai registrati nella storia umana perché non viene attribuito il giusto valore alla natura negli attuali modelli culturali, sociali ed economici, sia in termini di scelte che di azioni. Questa è la problematica centrale che emerge dall'ultimo rapporto sui diversi valori e la valutazione della natura “Assessment Report on The Diverse Values and Valuation of Nature” redatto dalla Piattaforma Intergovernativa per la Scienza e le Politiche sulla Biodiversità e i Servizi Ecosistemici “Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, (IPBES)”, l'organismo intergovernativo indipendente che valuta le informazioni disponibili sulla biodiversità e il suo contributo al benessere umano al fine di informare le politiche ambientali globali.
Le valutazioni attuali che informano i processi decisionali - valutazione inteso come processo intenzionale in cui vengono applicati metodi concordati per rendere visibili i diversi valori che le persone hanno per la natura - sono prevalentemente incentrate sul profitto a breve termine e sulla crescita economica basata su indicatori come il PIL, avendo un impatto negativo sul benessere delle persone, con persistenti disuguaglianze tra le minoranze.
Una ragione importante è che vengono trascurati i valori non-di-mercato che le persone attribuiscono alle funzioni, strutture e processi ecosistemici, come per esempio alla qualità dell’acqua della laguna di Venezia.
In risposta a questa carenza, si stanno introducendo metodi di contabilità del capitale naturale nei conti nazionali per includere il valore delle nostre coste, delle zone umide e delle foreste in quanto beni comuni che devono essere monitorati e gestiti con la stessa attenzione del capitale - fisico e sociale - convenzionale. È ormai dimostrata la correlazione positiva tra lo stato di ricchezza economica di un Paese e lo stato dei suoi habitat naturali.
Diviene inoltre sempre più necessario evidenziare come il benessero umano dipende dallo stato degli ecosistemi del Pianeta.
Gli esseri umani pensano e percepiscono la natura in modi molteplici e spesso complementari: vivono grazie, con, nella e come la natura. Questi diversi modi di rapportarsi alla natura riflettono le diverse visioni del mondo delle persone, e in modo sistematico e completo devono guidare le decisioni che riguardano la natura e le relazioni Uomo-Natura.
Tuttavia, i ricercatori dell’IPBES hanno rilevato che il punto di vista degli stakeholders locali sulla valorizzazione della natura - locale e oltre - è stato preso in considerazione solo nel 2% degli studi. Nella conservazione della biodiversità e nei relativi processi decisionali, il coinvolgimento delle comunità locali permette l’inclusione dei valori pertinenti al territorio facendo percepire le decisioni prese come più eque, migliorando così la sostenibilità e resilienza del programma e di conseguenza i risultati socio-ecologici.
Il possesso di valori allineati alla sostenibilità è tuttavia necessario ma non sufficiente a garantire un comportamento favorevole alla salvaguardia dell’ambiente.
Oltre alla spinta motivazionale, le comunità devono avere la capacità e le opportunità di agire.
Considerando che Venezia sembra spesso accelerare verso il punto di non ritorno in termini di decadenza sociale e ambientale, la comunità locale si trova spesso sopraffatta da questioni urgenti, meno capace di mettere in atto azioni concrete per raggiungere visioni condivise per il futuro della città e della laguna. L'iniziativa Vital sta quindi coinvolgendo i rappresentanti della comunità, gli esperti locali e internazionali e gli attori economici associati alle attività che hanno un impatto sulla laguna, per includere e mettere in evidenza nel processo decisionale i diversi valori attribuiti alla natura, migliorando allo stesso tempo la qualità e la legittimità delle informazioni disponibili a sostegno delle decisioni che riguardano l’ambiente.
Gli esperti di Vital hanno già valutato che il capitale naturale della laguna può essere un motore dello sviluppo economico locale e, come tale, è paragonabile al valore delle attività economiche attualmente dominanti (attività portuali e turismo di massa).
In linea con le indicazioni dell'IPBES, ripensare Venezia dal punto di vista del capitale naturale e dei servizi ecosistemici non è un esercizio puramente teorico, ma piuttosto uno strumento strategico per riconnettere la gestione della laguna a quella della città in una prospettiva di lungo periodo basata sulla sostenibilità e sulla resilienza.
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