Nuove opportunità di lavoro legate al ripristino della natura

Nuove opportunità di lavoro legate al ripristino della natura

Torna
al Journal

Alvise Maria Gastaldi e VITAL Team
on 22.10.24

Con l’intensificarsi dell’attività sul campo in laguna centrale, We are here Venice ha ampliato il gruppo di lavoro coinvolgendo nuovi/e collaboratori e collaboratrici come Tecnici della Conservazione, chiamati “lavori verdi”, il cui ruolo è quello di coadiuvare il team nelle attività in ambiente. Queste attività sono estremamente varie e vanno dal monitoraggio alla manutenzione degli strumenti e alla movimentazione delle imbarcazioni, all'installazione di strutture per il ripristino dell'ecosistema e ad altre attività di citizen science, nonché alla gestione e all'analisi dei dati. Abbiamo chiesto ad Alvise Maria Gastaldi, parte di questo gruppo di condividere le sue considerazioni dopo il suo primo periodo di attività, riportandole di seguito.

“Sono laureato in Scienze Ambientali all’Università Ca’ Foscari di Venezia e appunto da qualche mese collaboro con We are here Venice come “lavori verdi” una nuova categoria di collaboratori sviluppata tramite il progetto WaterLANDS.

Precisamente ricopro la posizione di Tecnico della Conservazione fornendo supporto durante le attività di ricerca sul campo. Attività che vanno dalla raccolta dati, all’installazione e manutenzione di attrezzature come sensori di pressione, di sedimenti e fotocamere. Ho avuto inoltre modo di imparare a gestire e governare un'imbarcazione, parte fondamentale per un lavoro in ambiente lagunare.

Installazione di sensori presso il sito d'azione. Foto John Rapaglia.

Ho scoperto la realtà di WahV durante l’anno di Servizio Civile presso l’ufficio UNESCO del Comune di Venezia.  Da subito mi sono piaciute le attività di ricerca, divulgazione e inclusione cittadina promosse dall’associazione su tematiche ambientali e di sviluppo sostenibile interessanti Venezia e la sua Laguna. Dopo qualche mese, ho partecipato ad un bando di selezione e da qui la mia esperienza ha avuto inizio.

La possibilità di affiancare ricercatori ed esperti mi sta permettendo di ampliare le mie conoscenze sull’ecosistema lagunare, non solo da un punto di vista teorico ma anche pratico.  L’osservazione dal vivo dell’ambiente, infatti, permette di comprendere al meglio le dinamiche che interessano i diversi habitat potendo rilevare i punti di forza ed eventuali criticità dei vari interventi. È quindi essenziale programmare uscite periodiche per poter cogliere tempestivamente qualsiasi tipo di fenomeno e osservare direttamente come l’ecosistema si evolve.

È utile anche un certo spirito di avventura e adattamento per affrontare tutti gli imprevisti che si possono incontrare in ambiente esterno.

In questo contesto risulta importante la flessibilità nel saper rinunciare ad un'uscita se le condizioni si fanno avverse e nel cogliere l’occasione se queste migliorano. È utile anche un certo spirito di avventura e adattamento per affrontare tutti gli imprevisti che si possono incontrare in ambiente esterno.

Oltre al gran bagaglio di conoscenze tecniche che sto acquisendo di volta in volta, non risulta di meno importanza l’appagamento spirituale che sto traendo da quest’esperienza.

Salicornia veneta. Foto Alvise Maria Gastaldi.

Il poter navigare per le acque della Laguna, toccare con mano piante di delicata bellezza come Limonium narbonense, Salicornia veneta, Aster tripolium e osservare la varietà di fauna presente nei diversi habitat, mi hanno fatto sentire finalmente parte di questo ambiente.

Una volta provato questo senso di appartenenza risulta impossibile rimanere indifferenti su quale destino attende Venezia e la sua Laguna.”